Con la formazione degli educatori (dirigenti, docenti, genitori) le nostre comunità educa­tive progettano il loro avvenire, scommettendo sulla propria identità, sulla qualità della propria offerta e sulla possibilità stessa di un proprio futuro. L’attivazione di un modello comunitario di vita e di educazione vede tutti i membri della comunità educativa inseriti in processi di crescita integrale e permanente. Le figure, i ruoli e le competenze specifi­che vanno lette non secondo la logica della contrapposizione, ma secondo la strategia del­la complementarità.

Le comunità educative mettono in atto un piano di formazione delle proprie componenti, diversificato secondo la vocazione, i titoli di qualificazione professionale e i ruoli di ognuno.

  1. Gli Educatori

Nella Comunità Educativa vengono delineate principalmente cinque figure di educatori:

  • La responsabile della Comunità;
  • il personale direttivo;
  • i coordinatori;
  • i docenti e i formatori;
  • i genitori degli alunni.

Sono l’identità, i ruoli e i compiti di ciascun educatore a determinare gli elementi di formazione.

  1. Elementi comuni della formazione

Gli elementi comuni della formazione degli educatori si possono indicare in questo modo:

  • condivisione della proposta educativa pastorale secondo il Carisma Venerini;
  • conoscenza e assunzione consapevole del progetto educativo nazionale e locale;
  • conoscenza e inserimento convinto nella tradizione scolastica e pastorale educati­va;
  • competenza nella lettura educativa pastorale della domanda dei giovani e delle fami­glie;
  • capacità di animazione nella comunità educativa e svolgimento dei compiti assunti. Di conseguenza, attitudine al dialogo, alla collaborazione, alla flessibilità al cambiamento;
  • capacità di discernimento e di proporsi come guida autorevole nella crescita dei bambini, dei ragazzi e dei giova­ni;
  • animazione dell’ambiente scolastico e formativo;
  • programmazione e gestione delle risorse;
  • capacità di seguire personalmente e in gruppo i bambini, i ragazzi e i giovani, con particolare attenzione a quelli che manifestano maggiore sensibilità a proposte culturali e di fede;

Agli elementi comuni della formazione, seguono quelli specifici di ogni figura, perché sia abilitata, qualificata e preparata nel suo ruolo specifico.