“Maria, stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. … Le disse Gesù: “Donna perché piangi?”
(Gv. 20,11-15)
In questi giorni così carichi di strazio e di paura, con i sepolcri della nostra Terra che si vanno riempiendo di giovani a cui è stato negato il tempo per realizzare i sogni tutti ancora in fiore; di fratelli uccisi da mani sadiche a un terminal di aeroporto o a una fermata della Metro; di fragili emigranti restituiti a riva dalle onde, abbiamo bisogno che Gesù Risorto si faccia presente e si prenda cura di noi. Abbiamo bisogno di credere che anche in questa Pasqua il suo primo sguardo di Risorto incontri le lacrime dell’umanità, si sottoponga a un battesimo di lacrime. Possiamo pretendere che il suo primo sguardo di Vivente non si posi sui nostri peccati, ma sul nostro dolore e sulla fame di amore, certi che anche oggi, “Fa piaga nel tuo cuore la somma del dolore dell’uomo” (Giuseppe Ungaretti). E’ consolante certezza per tutti, il Suo farsi premura delle nostre lacrime, il volerle asciugare con la carezza delle sue parole, l’arginarle, il farsi compagno del nostro dolore.
Ritorni la Pasqua, tenace e leggera, irrompa nei nostri cuori con segni potenti di speranza. Illumini i sentieri bui della nostra esistenza, ci riapra a scelte di solidarietà, di misericordia e di perdono.
“Illumina altri e ti illuminerai, guarisci le ferite degli altri e guarirà la tua piaga” (Isaia)
Sull’esempio del Crocifisso Risorto, sapremo uscire da noi stessi per metterci in viaggio verso l’altro, per abbracciare il suo dolore, coprendolo con la luce amica della compassione. Ciò che è accaduto al Cristo, accadrà anche a noi: il sole ritorna. Il mattino radioso di Pasqua è veramente vicino!
BUONA PASQUA!
Roma, 27-03-2016
Sr. Eliana Massimi