II Pane disceso dal cielo è vita del cielo che veste la storia.
Venuto nel mondo, il Pane del cielo ha dato speranza,
ha reso giustizia ai figli dispersi.
Il cielo tra noi racconta il futuro,
i giorni pesanti consegna al domani
e mentre la lotta avanza sul campo spinato
la voce sussurra:
“Non abbiate paura, io ho vinto per voi”
(Anna Maria Canopi)
Carissimi,
la vita ricomincia a Betlemme!
Mai come nei giorni di Natale i cuori, i pensieri, le anime, i corpi, si danno appuntamento per un viaggio da sempre desiderato. Al seguito di una stella amica, tutti gli affamati e assetati di verità, di senso, di bene, invocando il caldo abbraccio di un raggio luminoso di gioia, si mettono in cammino. Tra loro ci siamo anche noi. I nostri passi si fermano nella piccola Betlemme, dove il Figlio dell’Eterno Padre, lasciato il cielo, è nato perché l’oscurità del male aveva avvolto la terra.
“Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo” (Gv 1,9) è l’annuncio di speranza.
“Io sono la luce del mondo; chi segue me non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”.
(Gv 8,12) è la rivelazione del Figlio di Dio, nato per noi.
Ecco la Luce desiderata, ecco il chiarore capace di sconfiggere le tenebre! Tutti dobbiamo solo lasciarci inondare, scaldare, guidare. Abbandoniamoci all’incanto di questo Raggio di Sole che irrompe con tenerezza nelle ferite buie della Storia e delle storie, ripartendo da Betlemme, Beit Leḥem, “Casa del Pane”.
Non è un caso che l’avventura umana del Figlio dell’Altissimo abbia inizio nella “Casa del pane” perché Lui ci ha svelato che non è solo Luce, ma anche Pane.
“Io sono il pane della vita” (Gv 6, 48).
“Io sono il pane vivo, disceso dal cielo” (Gv 6, 51).
Quando Maria lo ha adagiato nella mangiatoia di Betlemme, ha compiuto un gesto di protezione per il suo germoglio di Vita, rivelando nello stesso tempo l’essenza di quel Bimbo: Pane per sfamare il cuore dell’uomo. Pane per chi ha fame di vita, Pane per chi ha fame di Dio. La forza dirompente del Natale è tutta qui. Tutti nel mondo vogliono crescere, diventare “grandi”: il bambino vuole essere uomo; l’uomo vuole essere re; ogni re vuole essere “dio”… Solo Dio vuole essere Luce, Bambino, Pane.
L’augurio che faccio a voi e a me stessa, è che, ripartendo da Betlemme, sappiamo nutrirci di Gesù e dimorare in Lui. Nutrirci di Lui, entrare in sintonia con il suo cuore, assimilare le sue scelte, i suoi pensieri, i suoi comportamenti. Lasciarsi coinvolgere in un dinamismo di amore e diventare persone di pace, persone di perdono, di riconciliazione, di condivisione solidale. Annunciamo, con la nostra vita, che a Gesù “sta a cuore il nostro mondo che, a Natale, è diventato il Suo mondo. Gesù non è infatti semplicemente apparso sulla terra, non ci ha dedicato solo un po’ del suo tempo, ma è venuto a condividere la nostra vita e ad accogliere i nostri desideri. Perché ha voluto, e vuole tuttora, vivere qui, insieme a noi e per noi” (Papa Francesco). Santa Rosa custodisca il nostro cammino e il desiderio profondo di vivere con l’intensità d’amore di Gesù.
Buon Natale e Felice Anno Nuovo!
Vi abbraccio e vi benedico con cuore di madre.
Sr. Eliana Massimi
S. Natale 2017