Rosa Venerini, affrontando con gioiosa fatica, il suo cammino illuminato dalla grazia divina, cerca di approfondire la sua identità, soprattutto di cristiana, e la sintonizza a perfezione con la grande verità di essere figlia di Dio. Alla luce dell’ispirazione dello Spirito Santo scopre, di giorno in giorno, le magnifiche conseguenze che questa verità comporta sulla sua vita.
Rosa cresce nella spiritualità ignaziana, attraverso la direzione spirituale dei Padri della Compagnia di Gesù, tra i quali P. Martinelli. Da loro impara a seguire Cristo sull’esempio degli Apostoli, a conformarsi a Lui, a comportarsi come Lui, a partecipare alla sua passione redentrice. Questa sequela si basa su:
- La totale dedizione a Dio Padre, eterno Amore e sommo Bene.
- L’amore incondizionato a Cristo, inviato dal Padre ad operare l’umana redenzione.
- La fede nello Spirito che continua ad effondere il fuoco operativo con cui fece ardere il cuore degli Apostoli.
La sua spiritualità si nutre costantemente attraverso la contemplazione di Gesù, caro, creduto, adorato Maestro.
Gesù Maestro è l’icona costante della vita di Rosa; il Maestro non si identifica solo con Gesù che attraversa le vie della Palestina, ma molto di più con Gesù, Figlio di Dio, che muore in croce, versando il suo sangue, per liberare il mondo dal peccato.
Rosa lo ascolta mentre le parla dalla croce e le comunica la sua “passione” per la salvezza del mondo. Accetta di condividere questa passione, nutrendosi di preghiera personale, di Parola, di vita sacramentale, di Eucarestia. La spiritualità di Rosa assume un particolare carattere eucaristico che attraversa tutta la sua vita.
La Fondatrice, nella sua immaginazione, vede il mondo come un grande cerchio. Lei si pone al centro e contempla Gesù, vittima immacolata, che da ogni parte della terra offre se stesso al Padre attraverso il Sacrificio Eucaristico. Rosa chiama questo modo di elevarsi a Dio “Cerchio Massimo”.
Con questa preghiera incessante Rosa offre in tutte le ore della giornata le Messe che si celebrano in ogni parte della terra.
Si rallegra della gloria che il Padre riceve, offre quei Sacrifici per la salvezza delle anime, unisce ad essi i dolori, le fatiche, le gioie della propria vita e si preoccupa che il Sangue di Gesù non sia versato invano,
Il Cerchio Massimo è il luogo dell’offerta, del sacrificio e della lode, è lo spazio dove cielo e terra si incontrano per realizzare la salvezza. E’ l’appuntamento quotidiano per contemplare, pregare e operare.
Rosa, bramosa dell’amore di Gesù, avverte tutta la forza di questo amore che la conquista, che ad ogni istante si impossessa con maggior vigore di lei. S’intesse tra Gesù e Rosa un sentire e un amare insieme, un camminare e soffrire insieme, un parlare e pensare insieme. Questo cammino spirituale la trasforma in tutti i suoi pensieri, sentimenti e desideri. Come Paolo, considera tutto il resto “una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo” (Fil. 3,8).
La Santa Fondatrice si trova a vivere l’esperienza di una vita più profonda e più ampia, sempre alla presenza di Dio. Il suo camminare con Cristo, in un crescendo d’amore, di fiducia, di abbandono, le conferisce una mentalità di fede per giudicare le persone, le cose, gli avvenimenti, alla luce divina che tutto trasforma nella Verità.
Espressione di questa spiritualità Venerini, vivificata quotidianamente e costantemente riversata nella vita apostolica, sono:
- L’umiltà,
- Lo spirito di verità
- La povertà
- La semplicità
- La religiosa riservatezza e la dignitosa modestia
- Lo spirito di famiglia e il calore umano.