“ Vieni presto, Gesù Salvatore,
vieni nella nostra storia,
trasfigura ogni lamento nell’ardente invocazione di conoscere la gioia”
Mai come in questi giorni sentiamo nel cuore l’urgenza di rivolgere a Gesù questo accorato invito. Il terrore che va sconvolgendo il mondo, il sangue innocente versato con spietatezza, i mille focolai di guerra, l’insicurezza totale, la tentazione di chiudere il cuore per soffrire di meno, incoraggiano il lamento che si alza da ogni angolo, amplificato da riflessioni e analisi pericolose, propagandate da martellanti talkshow radiotelevisivi. Ci sentiamo sempre più smarriti, più soli, più confusi, schiacciati da un peso che non dà scampo alle nostre spalle, al nostro cuore. In questa nostra esistenza, atterrita da incubi ad occhi aperti, si fa strada il messaggio di Natale…. e timidamente ci ricorda: il mondo nuovo che cerchiamo è già iniziato nell’amore di un Dio fatto Bimbo. Accogliamo questo spiraglio di speranza, aggrappiamoci ad esso e viviamo, anche quest’anno, l’attesa operosa del suo arrivo, del suo dono che ci avvia a un destino di felicità.
Non possiamo rimanere quotidianamente in bilico tra sogno e incubo, a Natale dobbiamo scegliere! Rinunciamo agli incubi di un mondo senza Dio, di relazioni minate dall’indifferenza, vissute senza amore, senza luce; di un mare che non lascia più sulla spiaggia conchiglie e stelle marine, ma i corpicini senza vita di Aylan, di suo fratellino Galip, di Sena e di tanti altri teneri angeli….. Facciamo lo sforzo sovrumano di continuare a credere. Entriamo nei sogni di Dio, nel tempo nuovo della gioia, della giustizia, della condivisione, dell’attenzione premurosa a tutti, cominciando dai fratelli più vicini, della tenerezza, della meraviglia, dell’ascolto, della carità, della misericordia che ci fa nuovi e ci abilita ad essere misericordiosi. Desideri e speranze camminano insieme se trovano persone disposte ad accoglierli, a diventare cooperatori con Dio nel trasformarli in realtà. Il tempo nuovo della gioia, del sogno, della vita buona comincia da me, da te, da chi accoglie il Bambino che viene e nel suo viso sa vedere il riflesso del desiderio più grande di Dio: poter amare personalmente ciascun essere umano. Il Giubileo della Misericordia, il più bel dono di questo Natale, “ci faccia sentire partecipi di questo mistero di amore, di tenerezza. Abbandoniamo ogni forma di paura e di timore, perché non si addice a chi è amato; viviamo, piuttosto, la gioia dell’incontro con la grazia che tutto trasforma”. (papa Francesco)
Gioioso Natale e sereno 2016, illuminato da desideri di vita!